Comunicato Stampa:

Codis organizza un importante evento formativo

sul nuovo Codice degli appalti.

Nell’ imminente edizione del Salone internazionale del Restauro a Ferrara, la Codis organizza un importante evento formativo sul nuovo Codice degli appalti. La prossima entrata in vigore del Codice infatti, porta con sé l’interessante novità della ridefinizione del Progetto di fattibilità tecnica economica. Come richiesto dalla Codis, è stato integrato nel Dlgs 36/2023, il principio secondo il quale le procedure di appalto che hanno ad oggetto il patrimonio strutturale esistente non possono andare in gara senza che il quadro economico preveda i costi specifici per le indagini di conoscenza. 

Per il tramite degli articoli 41 e 116 del dlgs 36/2023, infatti, sarà obbligatorio prevedere che il quadro economico relativo ai costi di progettazione detenga, accanto agli oneri per la progettazione stessa e la sicurezza, anche gli importi dedicati alle indagini diagnostiche, alle ricerche ed alle prove e controlli su materiali e prodotti. Con questa novità normativa prende ancora più forza l’esigenza della determinazione di un piano delle indagini soggetto alla definizione, al controllo ed alla validazione del progettista e l’esecuzione delle stesse indagini a cura di personale certificato. 

Nell’ambito della prossima edizione di Ferrara Restauro, in programma dal 10 al 12 maggio 2023 presso il polo fieristico di Ferrara, si intende dedicare uno spazio, nell’ambito degli eventi formativi, alla rinnovata formulazione che il Codice degli Appalti dedica ai Progetti di fattibilità tecnico – economica. 

L’evento formativo, della durata di 2 ore, è previsto mercoledì 10 maggio –subito dopo la cerimonia di inaugurazione del Salone – dalle ore 11.30 alle ore 13.30. Il programma dell’evento, realizzato in partenariato con ISI, iBIMi ed Assorestauro, prevede la presenza, dei rappresentanti di alcune delle principali stazioni appaltanti italiane: 

  • • ing. Alessandro Bozzetti – presidente Assorestauro 
  • • ing. Silvia Bonetti – consigliere ISI 
  • • ing. Gaetano Attilio Nastasi – presidente del CertIng 
  • • ing. Anna Moreno – vice presidente iBIMi 
  • • ing. Gianfranco Pacchiarotta – Coordinatore generale della consulenza tecnica per l’edilizia INAIL 
  • • arch. Silvano Arcamone – Direzione Generale Agenzia del Demanio 
  • • arch. Bruna Rubichini – Invitalia 
  • • ing. Antonio Di Girolamo – Direzione Investimenti Rete Ferroviaria Italiana ing. Irene Sassetti – consigliere tesoriere del CNI

“La Codis con questo evento – dichiara il presidente Eduardo Caliano – intende, attraverso l’analisi delle pregresse esperienze già maturate nelle principali stazioni appaltanti italiane, evidenziare quali siano i modi migliori per affrontare il tema delle analisi di conoscenza a corredo dei progetti di fattibilità. Troppe volte, infatti, abbiamo assistito a prassi poco ortodosse. Non rari sono stati quei bandi in cui i costi delle indagini di conoscenza sono stati posti a carico dei progettisti stessi. Per questo abbiamo richiesto a gran voce, l’inserimento nel nuovo Codice del principio dell’evidenza dei costi di indagine. In tal senso vi sarà l’obbligo della definizione, nel quadro economico del progetto di fattibilità, dei costi di indagine, così come accade per quelli della progettazione e della sicurezza. Attendiamo nei prossimi mesi, la ridefinizione di un prezzario nazionale da parte del CSLP”.

“Auspichiamo per il futuro – prosegue il presidente Caliano – una collaborazione con le istituzioni per rafforzare la filiera delle competenze nell’ambito dell’ingegneria della conservazione. È necessario un rafforzamento delle competenze della figura del professionista esperto nella definizione e nella validazione dei piani di indagine, così come è impensabile non rafforzare il ruolo di certificazione delle indagini attraverso i Laboratori prova su strutture esistenti”.

La definizione del quadro economico per le indagini strutturali è un altro traguardo importante – dopo la nascita dei Laboratori Autorizzati per strutture esistenti – raggiunto grazie alla mediazione istituzionale di Codis, che si caratterizza sempre più come la principale forza riforma

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